MOVIMENTO 5 STELLE

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sabato 23 luglio 2016

Oggi voglio parlarvi un pò di DIABOLIK

Ultimamente ho rimesso a posto la mia camera, cosa che tutti facciamo ma nel mio caso tocca farlo più spesso dato che per metà è come se fosse uno studio di lavoro da fumettista e una location per video su youtube. Tra lo spostare la libreria, posizionare meglio la lampada e rimettere un pò in ordine ovunque, oltre a rifare le pulizie per togliere segature di gomma e macchie di inchiostro o di matite sia grige che colorate ecc. mi è caduta a terra una busta che mi ero dimenticato di possedere. Questa busta contiene vari autografi con tanto di disegnino da vari fumettisti professionisti che ho avuto l'onore di conoscere durante il mio percorso (ho persino l'autografo del politico Fausto Bertinotti... ma qui siamo decisamente fuori tema) o di aspiranti professionisti che come me condividevano lo stesso sogno di diventare un pro della nona arte. Me li sono riguardati tutti uno alla volta, ognuno ha legato a se un ricordo ed era come ritornare indietro nel tempo con le speranze o paure, idee e convinzioni ecc. di allora... Dopo giunge un autografo in particolare, quello più remoto,risale al 2002 e avevo solo 14 anni, gentilissimamente realizzato e donatomi da GIUSEPPE PALUMBO uno dei migliori fumettisti della casa editrice ASTORINA che pubblica il famosissimo personaggio Italiano che con indosso un passamontagna è sempre riuscito a fare fessi i poliziotti e ispettori di Clerville, armato di pugnale, profondamente astuto e accompagnato dalla bionda Eva Kant, bhè direi che non c'era bisogno del titolo del post, si capisce che sto parlando di Diabolik! Mi sono così ricordato di una delle primissime tappe raggiunte per arrivare a fare della gavetta per diventare fumettista una quotidianità (e più avanti verrà concretizzata in debutto), è un ricordo fantastico, lasciate che ve lo racconto. Avevo 14 anni e da 2 mesi avevo cominciato ad andare in prima superiore, avevo scelto un indirizzo grafico perchè andare in una scuola d'arte avrebbe facilitato il cammino per diventare fumettista, cosa che avevo letto in alcuni manuali e così è stato. Non è che i titoli di studio facciano la differenza in questa professione ma la scuola toglie non poco tempo alla pratica, conviene scegliere un indirizzo inerente che permette di andare avanti parallelamente. Già solo questo mi permetteva di essere più in sintonia con quello che volevo fare, ma ci fu dell'altro, decisamente una sorpresa inaspettata! Mio padre lavorava come maitre in una nota osteria Milanese situata in zona stazione centrale, veniva scelta da diversi pezzi grossi per le loro cene come alcuni politici (infatti prima ho detto di avere l'autografo di Bertinotti), cantanti, campioni sportivi e attori Americani che per occasionalmente venivano in Italia, mi parlava spesso di queste occasioni di sfruttare la posizione di "figlio del capo"per conoscere questi pezzi grossi senza problemi di nessun tipo, ma sinceramente, forse un pò per ingenuità, forse un pò perchè non ero semplicemente interessato, dicevo sempre no. Ma un giorno mi disse che l'editore della casa editrice di Diabolik aveva scelto la sua osteria per festeggiare i 40 anni di attività, hai l'occasione di conoscere dei fumettisti professionisti, non perdere quest'occasione. A bruciapelo risposi di si ma sarà stata l'età e ancora non mi rendevo conto dell'importanza di questi eventi, prima ancora di vedere se la cosa mi interessava o no e quindi, anche se alla fine mi presentai, non la prendevo come una cosa seria anche se persino nei giornali di allora si parlava di questo evento, che Diabolik festeggiava i suoi 40 anni. Come detto prima andai all'evento e mi resi finalmente conto del lavoro fantastico che faceva mio padre oltre che era ancora più fantastico quell'evento dato che mi interessava in particolare, mentre potevo sempre essere dell'idea che i calciatori della Juventus potevano comunque essere un altra occasione ma seguendo pochissimo il calcio alla fine ero tentato ad accantonare tutto. Avevo così avuto l'occasione di essere senza invito a una festa privata di professionisti del mestiere che tanto sognavo di fare anch'io, c'erano anche altri professionisti che non lavoravano in Astorina come SILVER, l'autore di LUPO ALBERTO. Ovviamente Palumbo come citato prima, che oltre all'autografo che avrò il piacere di mostravi, mi permise di guardare le sue tavole originali appena gli dissi di essere un aspirante fumettista, cosa che purtroppo irritò il suo editore e gli fece mettere via tutto,MA CHE FAI SONO SOLO RAGAZZINI!!! Non era possibile quindi parlare con nessuno ma non ero certo andato li solo per avere il piacere di assistere ai fumettisti che festeggiano, eppure erano contenti di vedere un giovanotto che gli ricordava quando loro erano ragazzi, ma non c'era storia,l'editore era gelosissimo di tutto e tutti, mi faceva sentire un umile plebeo e in effetti non ero neanche stato invitato, non aveva tutti i torti e qui faccio anche capire perchè accantonavo gli inviti di mio padre, cosa gliene importa a loro di un umile ragazzino??? Se non fosse perchè ero il figlio del capo neanche sarei li e forse ragazzini o bambini in mezzo alle scatole non ne volevano, del resto erano tutte feste private, sicuramente per non avere lo scocciatore di turno che chiede autografi o consigli per diventare fumettista come accade invece alle feste pubbliche o alle fiere del fumetto. Così non mi restò che chiedere l'aiuto del maitre, appunto mio padre, siamo riusciti a parlare con Palumbo, che era anche contento di stare con noi e gli chiesi un autografo, mi lasciò anche decidere cosa farmi disegnare, allora conoscevo pochissimo Diabolik, avevo da poco scoperto che stava con Eva perchè a questa festa privata c'erano pure gli attori di Diabolik ed Eva Kant usati nelle pubblicità sugli antifurto, e c'era pure una Jaguar parcheggiata fuori, la stessa usata nelle pubblicità,così gli chiesi di farmeli entrambi. Poi mio padre gli chiese cosa può essere utile per diventare fumettista, cosa che volevo chiedere io ma per via delle circostanze non me la sentivo. Palumbo avendo capito rispose a me e fu anche molto sbrigativo, mi disse solo di avere pazienza, molta pazienza. Si in effetti avevo domande da fare perchè mi ritrovavo davanti un professionista ma alla fine per diventare fumettista devi solo disegnare e appunto fare un sacco di pratica e non scoraggiarti se un editore dice no, a volte dicono no a prescindere, quindi appunto pazienza, non poteva darmi risposta migliore, che altro avrebbe dovuto dirmi?

Non è fantastico? Te ne sono grato Giuseppe^^
Infine la festa continuò tra abbracci e foto tra fumettisti che si facevano servire e io li a guardare dicendomi che un giorno sarei voluto essere come loro...mi dicevo anche che volevo essere al loro posto proprio in quel momento e che la mia tecnica di disegno avrebbe, almeno allora, fatto solo ridere i polli in confronto alla loro. Sono sempre stato il tipo che vuole andare di fretta nelle cose che gli interessano. Alla fine un pochino umiliato, ma anche felicissimo perchè sapevo che alla fine me la stavo prendendo per una cosa che alla fine era solo un lusso che un altro aspirante fumettista della mia età di allora poteva solo sognarsi, capì che non avevo più nulla da fare li e avendo mangiato in anticipo chiesi a mio zio, che anche lui lavorava in quell'osteria (e come passa in fretta il tempo, mi ricordo di tutto questo come se fosse ieri e sei morto quest'anno... sigh...R.I.P zietto caro) di riportarmi a casa. Durante il tragitto ero carichisimo e felice di essermi tolto di dosso quella sensazione di imbarazzo e soggezione continua, sentivo che c'era un motivo se da aspirante fumettista avevo avuto questa occasione assolutamente unica, di raro non c'era niente e nulla accade per caso, sentivo sempre di più che quella del fumettista era la mia strada ed ero anche sbalordito che questa professione potesse arrivare ad essere di così gran classe, di solito viene vista, e tutt'ora come un lavoro particolare ma non così diversa dalle altre, diciamo che sei un passo avanti a un grafico pubblicitario, che guadagna se va bene come un operaio e in effetti è sempre stato così, ma quella era la "SERIE A" del fumetto, ai piano alti era possibile fare successo quindi fama e soldi oltre che soddisfazioni sul proprio lavoro. Ero decisamente convinto che vedevo la cosa stupenda solo perchè lo desideravo io e chi come me condivideva lo stesso sogno, che fosse appunto una nicchia e invece poteva essere un lavoro invidiabile dalla massa, davvero non me l'aspettavo, pensavo fosse così solo in Giappone coi manga. Ma erano anche altri tempi, correva l'anno 2002, eravamo nell'euro solo da un annetto e il made in Italy era ancora ben visto, adesso invece non è certo così, infatti nei 10 anni successivi i 50 anni di Diabolik sono stati festeggiati pubblicamente a Lucca Comics and Games, sicuramente un tentativo per rilanciarsi, o forse per mantenere le vendite non più alte come prima. Comunque ai tempi tirava quel tipo di aria ed essendo orgoglioso di essere Italiano e avendo sempre avuto difficoltà in che stile specializzarmi in questa professione (e chi da sempre mi segue sa che alla fine li ho provati tutti,persino Disney e supereroi e altri) avendo avuto un assaggio di quello che il fumetto non solo made in Italy ma anche nello stile nostrano poteva dare, almeno in quel momento mi misi in testa di provare su questa strada, ambendo ad essere un invitato speciale e non più un intruso a una festa di ogni volta che Diabolik aggiunge 10 anni alla sua età. Così mi appassionai un pò al fumetto Italiano scoprendo anche il panorama Bonelliano che è ritenuto migliore coi suoi Dilan Dog, Tex ecc. Magari in un prossimo post potrei tirare una mini classifica dei miei fumetti Italiani in stile nostrano preferito ma posso dirvi da subito che il mio preferito è Diabolik, per via del suo estremo realismo, infatti uno degli autori spiegava che delle tavole gli furono cestinate perchè anche se ben disegnate non potevano funzionare, una caratteristica fantastica di Diabolik è che i colpi che nei fumetti vanno a segno, potrebbero andare nella vita reale, scherzando viene da chiedersi se per fare una rapina in banca bisogna prima leggere Diabolik... Così mi esercitai un pò con quello stile, addirittura pensavo che era possibile battere i Giapponesi ma ora mi accorgo che non è certo fattibile, diciamo che se vogliamo dare del filo da torcere alla concorrenza estera col made in Italy si può fare, ma con le loro stesse armi, ci vuole quindi il manga made in Italy e di questo stile le piccole case editrice stanno cominciando a spuntare come i funghi. Ai tempi non solo non c'erano ma era anche impensabile potesse accadere, così nella speranza di poter rivedere Palumbo contattai l'Astorina per prendere un appuntamento per fargli vedere i miei lavori ma Palumbo era irraggiungibile da uno come me allora, infatti quella del quarantesimo era un occasione unica, riuscì quindi a farmi ricevere da BENIAMINO DELVECCHIO che diventerà il mio maestro, ma qui mi fermo, è un altra storia, o meglio il raggiungimento di una tappa successiva.

Concludendo e tornando nel presente, anche se bisogna ammettere che i manga sono il futuro e finalmente delle case editrici, anche se piccole le abbiamo anche noi, e devo anche essere sincero con me stesso, io la nona arte la adoro a 360 gradi in tutte le sue forme, ma l'ideale è fare manga,se osservo la mia collezione ci sono fumetti di tutti i tipi ma la percentuale più grossa è fatta da manga, solo che dovevo pur pubblicare da qualche parte e andavo dove tirava il vento riuscendo a strappare delle pubblicazioni solo coi supereroi. Bisogna comunque ammettere che il fumetto nostrano avrà sempre il suo fascino e non credo diventerà solo un pezzo da museo, alla fine sopravvivrà, io per primo volevo lavorarci. Visto che per l'occasione del Quarantesimo e negli albi speciali collaborano autori di altre case editrici e con stili un pò diversi, come CAVAZZANO della Disney,chissà che adeguandosi col tempo avrò la possibilità di essere un ospite speciale in un albo Astorina, magari per l'occasione del...Centenario di Diabolik??? Io dico che alla fine ci arriva e se ci riesco sarei un ultrasettantenne felice^^. Rivivere quel momento ma da protagonista e raccontare tutta questa storia in un intervista, che sogno! ^_^

Ma adesso vi lascio in definitiva con un "remake" di uno dei disegni che ai tempi avevo realizzato su Diabolik per esercitarmi.

Spero che la mia storia vi sia piaciuta ma il bello è che come ho fatto capire sopra, non è ancora giunta a conclusione, chissà se andrà come mi sono immaginato, la mia capacità di credere nelle cose ha sempre trasformato sogni in realtà^^

Grazie a tutti e ci risentiamo a Settembre, vi auguro buone vacanze ma per chi vuole ad Agosto sul mio canale youtube troverete un nuovo video di speed painting.


Un saluto a tutti dal vostro affezionato fumettista di quartiere ^_^
                                                                                                       

2 commenti:

ferdy85 ha detto...

Cmq bel post e ovviamente grande nei disegni! ^^

Sergio Li Volsi ha detto...

Già sopratutto quello di Giuseppe Palumbo! Ho raccontato una vecchia pagina della mia vita^^

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